ANCHE EGAN BERNAL E NAIRO QUINTANA AL TROFEO LAIGUEGLIA

ANCHE EGAN BERNAL E NAIRO QUINTANA AL TROFEO LAIGUEGLIA

A tre giorni dall’appuntamento del 3 marzo continua ad arricchirsi di nomi importanti il campo dei partecipanti al Trofeo Laigueglia.

Proprio in queste ore la segreteria tecnica del GS Emilia, partner tecnico del Comune di Laigueglia per l’organizzazione della gara, sta ricevendo le ultime conferme da parte dei team.

Tra gli ingressi dell’ultima ora da segnalare la conferma di alcuni tra i corridori più in vista del panorama internazionale, tra questi figurano il vincitore del Tour de France 2019, il colombiano Egan Bernal (Ineos Grenadiers) e il suo connazionale Nairo Quintana (Team Arkea Samsic), vincitore in carriera di un Giro d’Italia e di una Vuelta Espana.

Bernal e Quintana si aggiungono ad un elenco già ricco di nomi importanti, a partire da Giulio Ciccone, vincitore sul traguardo di Via Roma nel 2020, che guiderà la Trek Segafredo della quale farà parte anche Vincenzo Nibali.

Ciccone non sarà il solo a tentare il bis nella classica ligure, tra gli iscritti infatti ci anche Simone Velasco (Gazprom Rusvelo), primo nell’edizione 2019 e Fabio Felline (Astana Premier Tech), vincitore nel 2017.

Da tenere particolarmente d’occhio sarà la Bahrain – Victorius che, tra gli altri, vedrà al via la coppia spagnola Mikel Landa e Pello Bilbao. Davide Ballerini sarà l’uomo di punta della Deceuninck  –  Quick – Step mentre il francese Thibaut Pinot guiderà la Groupama FDJ.

Per la Ineos Grenadiers, oltre a Bernal, ci sarà ll campione del mondo 2014, vincitore in carriera di una Milano Sanremo e di un’Amstel Gold Race, il polacco Michal Kwiatkowski che potrà contare su due uomini particolarmente interessanti come gli italiani Gianni Moscon e Salvatore Puccio.

Anche quest’anno la corsa godrà di un’ampia copertura televisiva, Rai Sport infatti trasmetterà in diretta le fasi finali dalle ore 14,55 alle 16,25; una grande opportunità anche per chi, viste le difficoltà degli spostamenti nel momento attuale, non potrà essere a Laigueglia.

SQUADRE E PRINCIPALI ISCRITTI*

UCI World Teams:

Movistar Team: L. Mas, Jorgensen, Villella

Trek Segafredo: Brambilla, Ciccone, V. Nibali, Mollema

Astana Premier Tech: Felline

Ineos Grenadiers: Bernal, Kwiatkowski, Moscon, Puccio

Deceuninck  –  Quick – Step: Ballerini, A. Bagioli

Intermarche Wanty Gobert Materiaux: Bakelants

Ag2r Citroen Team: Gallopin, O’Connor

Groupama Fdj: Pinot

Bahrain – Victorius: Bilbao, Landa, Colbrelli, Mohoric

Cofidis Solutions Credits: Edet

UCI ProTeams

Bardiani Csf Faizanè: Battaglin, Visconti

Gazprom Rusvelo: Canola, Velasco

Eolo Kometa Cycling Team: Gavazzi

Delko: Fedeli, Finetto

Team Novo Nordisk: Peron

Vini Zabu: M. Frapporti, Zardini

Androni Giocattoli – Sidermec: Bais, Sepulveda

Team Arkea Samsic: N. Quintana, Rosa

Euskaltel – Euskadi: Irizar

UCI Continental Teams

Mg Kvis Vpm: Wright

General Store – Essegibi – F.lli Curia: Baseggio

Team Beltrami Tsa Tre Colli: Parisini

Work Service Dinatek Vega Prefabbricati: Colombo

Team Colpack Ballan: Gazzoli

Giotti Victoria – Savini Due: Simion

*la composizione delle squadre potrà variare fino alla vigilia della gara

Avviso viabilità

Si avvisa che la sospensione della circolazione sulle strade interessate dalla corsa è prevista in 30 minuti circa prima di ogni passaggio nelle singole località.
La S.S.1 Aurelia sarà chiusa al traffico nel tratto compreso tra Alassio e Andora dalle ore 14.10 alle ore 16.45.

IL TROFEO LAIGUEGLIA IN DIRETTA TV SU RAI SPORT

IL TROFEO LAIGUEGLIA IN DIRETTA TV SU RAI SPORT

Il grande giorno si sta avvicinando e a Laigueglia è ormai tutto pronto per la gara che, il prossimo 3 marzo, aprirà il calendario professionistico in Italia.

Il Trofeo Laigueglia, che quest’anno festeggerà la sua cinquantottesima edizione, vedrà al via via 25 le squadre (il massimo consentito dai regolamenti dell’Unione Ciclistica Internazionale), con sette corridori ciascuna per un totale di 175 partenti: dieci World Teams, nove ProTeams e sei Continental che, lungo un tracciato particolarmente severo e spettacolare, si contenderanno il successo nella prima prova della Challenge Liguria.

Anche quest’anno la corsa godrà di un’ampia copertura televisiva, Rai Sport infatti trasmetterà in diretta le fasi finali dalle ore 14,55 alle 16,25; una grande opportunità anche per chi, viste le difficoltà degli spostamenti nel momento attuale, non potrà essere a Laigueglia.

Roberto Sasso del Verme, Sindaco di Laigueglia: “Ormai ci siamo! Anche quest’anno, seppur in un contesto particolare, siamo pronti a vivere e a far vivere a Laigueglia una giornata speciale con quello che è uno degli avvenimenti che da alla nostra realtà una notevole visibilità a livello internazionale. Il Trofeo da sempre rappresenta uno dei fiori all’occhiello di Laigueglia e anche tra pochi giorni ne avremo la conferma. Da parte nostra abbiamo curato ogni minimo dettaglio lavorando in stretta sinergia con il Gruppo Sportivo Emilia e ora siamo pronti a goderci lo spettacolo. Non dimentichiamo che questo avvenimento rappresenta uno spot internazionale per la nostra Laigueglia che, grazie anche alla diretta tv e alle presenze di atleti e addetti ai lavori, avrà modo di mostrare le proprie eccellenze e la propria bellezza ad un pubblico internazionale. In un anno particolare come questo voglio ringraziare tutte le persone e gli enti che ci sono stati vicini, i volontari e tutte quelle realtà che contribuiranno a rendere unica la giornata del 3 marzo.”

Lino Bersani, consigliere con delega allo sport di Laigueglia: “Parlare di sport a Laigueglia significa parlare soprattutto di ciclismo e di Trofeo Laigueglia. Nel corso degli anni sulle nostre strade sono state scritte pagine importanti della storia di questo sport. Il prossimo 3 marzo le attenzioni degli appassionati saranno concentrare sulla riviera ligure anche grazie alla lunga diretta che sarà proposta da Rai Sport. Per quanto riguarda la partecipazione, in collaborazione con il GS Emilia, siamo riusciti ad allestire un campo di partecipanti di altissimo livello; per questo siamo convinti che ci sono tutte le premesse per poter vivere una giornata indimenticabile.”

IL PERCORSO

Il percorso ricalca quello delle ultime edizioni.

Dopo le operazioni preliminari e il via ufficioso, la carovana raggiungerà le località di Albenga, Alassio e Ceriale per poi affrontare la prima asperità della giornata: quella di Onzo, preludio ad una parte di gara particolarmente interessante. Dopo aver toccato Ortovero e Villanova d’Albenga i corridori si dirigeranno verso il primo Gran Premio della Montagna della giornata, quello di Cima Paravenna, salita storica del Trofeo.

Dopo un primo passaggio in zona traguardo, a circa metà gara, si entrerà nel vivo con il Capo Mele e il Testico per poi entrare nel circuito conclusivo di 12,6 chilometri con le asperità di Capo Mele e Colla Micheri che sarà affrontato come lo scorso anno per quattro volte prima dell’arrivo, dopo 203 chilometri di gara.

SQUADRE E PRINCIPALI ISCRITTI*

UCI World Teams:

Movistar Team: L. Mas, Jorgensen

Trek Segafredo: Ciccone, V. Nibali, Mollema

Astana Premier Tech: Fraile, Piccolo

Ineos Grenadiers: Kwiatkowski, Basso, Puccio

Deceuninck  –  Quick – Step: Ballerini, A. Bagioli

Intermarche Wanty Gobert Materiaux: Bakelants

Ag2r Citroen Team: Gallopin, O’Connor

Groupama Fdj: Pinot

Bahrain – Victorius: Bilbao, Landa, Colbrelli, Mohoric

Cofidis Solutions Credits: Haas

UCI ProTeams

Bardiani Csf Faizane’: battaglin, Visconti

Gazprom Rusvelo: Canola, Velasco

Eolo Kometa Cycling Team: Belletti, Gavazzi

Delko: Fedeli, Finetto

Team Novo Nordisk: Peron

Vini Zabu: M. Frapporti, Zardini

Androni Giocattoli – Sidermec: Cepeda, Pellaud

Team Arkea Samsic: Rosa

Euskaltel – Euskadi: Irizar

UCI Continental Teams

Mg Kvis Vpm: Wright

General Store – Essegibi – F.lli Curia: Baseggio

Team Beltrami Tsa Tre Colli: Parisini

Work Service Dinatek Vega Prefabbricati: Colombo

Team Colpack Ballan: Gazzoli

Giotti Victoria – Savini Due: Simion

*la composizione delle squadre potrà variare fino alla vigilia della gara

PARATA DI STELLE PER IL TROFEO LAIGUEGLIA

Cresce l’attesa in vista del 3 marzo quando sulla riviera ligure il Trofeo Laigueglia aprirà ufficialmente la stagione italiana.

In questi giorni stanno arrivando importanti conferme per quanto riguarda la partecipazione alla gara organizzata dal Comune di Laigueglia con il supporto tecnico del Gruppo Sportivo Emilia che vedrà al via 25 le squadre (il massimo consentito dai regolamenti dell’Unione Ciclistica Internazionale), con sette corridori ciascuna per un totale di 175 partenti: dieci World Teams, nove ProTeams e sei Continental.

Tra gli iscritti figurano alcuni tra i nomi più importanti del panorama internazionale a partire da Giulio Ciccone, vincitore sul traguardo di Via Roma nel 2020, che guiderà la Trek Segafredo della quale farà parte anche Vincenzo Nibali.

Ciccone non sarà il solo a tentare il bis nella classica ligure, tra gli iscritti infatti c’è anche Simone Velasco (Gazprom Rusvelo), primo nell’edizione 2019.

Da tenere particolarmente d’occhio sarà la Bahrain – Victorius che, tra gli altri, vedrà al via la coppia spagnola Mikel Landa e Pello Bilbao. Davide Ballerini sarà l’uomo di punta della Deceuninck  –  Quick – Step mentre il francese Thibaut Pinot guiderà la Groupama FDJ.

Per la Ineos Grenadiers ci sarà ll campione del mondo 2014, vincitore in carriera di una Milano Sanremo e di un’Amstel Gold Race, il polacco Michal Kwiatkowski che potrà contare su due uomini particolarmente interessanti come gli italiani Leonardo Basso e Salvatore Puccio.

IL PERCORSO

Il percorso ricalca quello delle ultime edizioni.

Dopo le operazioni preliminari e il via ufficioso, la carovana raggiungerà le località di Albenga, Alassio e Ceriale per poi affrontare la prima asperità della giornata: quella di Onzo, preludio ad una parte di gara particolarmente interessante. Dopo aver toccato Ortovero e Villanova d’Albenga i corridori si dirigeranno verso il primo Gran Premio della Montagna della giornata, quello di Cima Paravenna, salita storica del Trofeo.

Dopo un primo passaggio in zona traguardo, a circa metà gara, si entrerà nel vivo con il Capo Mele e il Testico per poi entrare nel circuito conclusivo di 12,6 chilometri con le asperità di Capo Mele e Colla Micheri che sarà affrontato come lo scorso anno per quattro volte prima dell’arrivo, dopo 203 chilometri di gara.

SQUADRE E PRINCIPALI ISCRITTI*

UCI World Teams:

Movistar Team: L. Mas, Jorgensen

Trek Segafredo: Ciccone, V. Nibali Mollema

Astana Premier Tech: Fraile, Piccolo

Ineos Grenadiers: Kwiatkowski, Basso, Puccio

Deceuninck  –  Quick – Step: Ballerini, A. Bagioli

Intermarche Wanty Gobert Materiaux: Bakelants

Ag2r Citroen Team: Gallopin, O’Connor

Groupama Fdj: Pinot

Bahrain – Victorius: Bilbao, Landa, Colbrelli, Mohoric

Cofidis Solutions Credits: Haas

UCI ProTeams

Bardiani Csf Faizane’: Battaglin, Visconti

Gazprom Rusvelo: Canola, Velasco

Eolo Kometa Cycling Team: Belletti, Gavazzi

Delko: Fedeli, Finetto

Team Novo Nordisk: Peron

Vini Zabu: M. Frapporti, Zardini

Androni Giocattoli – Sidermec: Cepeda, Pellaud

Team Arkea Samsic: Rosa

Euskaltel – Euskadi: Irizar

UCI Continental Teams

Mg Kvis Vpm: Wright

General Store – Essegibi – F.lli Curia: Baseggio

Team Beltrami Tsa Tre Colli: Pesenti

Work Service Dinatek Vega Prefabbricati: Colombo

Team Colpack Ballan: Gazzoli

Giotti Victoria – Savini Due: Simion

*la composizione delle squadre potrà variare fino alla vigilia della gara

Incontriamo i protagonisti del Trofeo Laigueglia: Diego Rosa duplice obiettivo, conquistare la corsa e il muretto

Parlare con Diego Rosa è un piacere, ci troviamo di fronte ad un ragazzo spigliato, determinato che ha appena iniziato la 9^ stagione tra i professionisti con la maglia della Arkéa-Samsic importante team francese.

Un’ottima carriera cominciata alla corte di Gianni Savio con l’Androni Giocattoli per poi proseguire con i team più prestigiosi con licenza Word Tour. 
L’annata 2021 che tutti auspicano non sia travagliata come la precedente, è già iniziata con il Gran Prix la Marsellaise. 
“L’esordio era previsto in Spagna – spiega Rosa – a seguito della pandemia purtroppo molte corse sono state annullate, pertanto ho iniziato a Marsiglia, prossimo impegno al Tour du Haut Var, in programma dal 19 al 21 febbraio, poi sarà la volta del Trofeo Laigueglia. La voglia di correre è tanta, già a Marsiglia è stata battaglia vera e così sarà per le prossime gare”.
Nonostante le tante stagioni alle spalle le partecipazioni al “Laigueglia” non sono poi molte. Agli inizi con la maglia dell’Androni e lo scorso anno con l’Arkéa-Samsic quando è saluti sul gradino più basso del podio. Insomma nel 2020 ha cominciato a prenderci le misure, quest’anno pertanto punta in alto.
“La nuova sistemazione in calendario, decisamente azzeccata, farà salire il tasso qualitativo della corsa – prosegue Rosa – intendo partecipare per vincere, in Liguria, dove sono di casa, sarebbe bellissimo, punto al risultato doppio, il successo e la piastrellina con il mio nome nel muretto dei ciclisti”.
Una lunga storia d’amore quella che lega i piemontesi alla Riviera di ponente, frequenta Laigueglia da quando era bambino, fare il “colpaccio”, aiuterebbe a rinverdire i fasti del successo ottenuto nel 2015 alla Milano – Torino.
Risiede nel Principato di Monaco, le strade della Riviera di ponente sono teatro degli allenamenti quotidiani, il Colla Micheri lo conosce a memoria, non c’è dubbio, mercoledì 3 marzo sarà tra  i protagonisti. 
Alle spalle partecipazioni al Tour, al Giro, alla Vuelta, nelle principali classiche, dove non ha mai fatto mancare il prezioso apporto alla squadra. Quest’anno Il Giro parte dal Piemonte, sulle strade dove è nato ciclisticamente, in modo particolare la terza tappa, da Biella a Canale, si adattava alle sue caratteristiche: “Purtroppo il  team non ha ottenuto la tanta agognata wild card, sono molto dispiaciuto, ero intenzionato a fare bene, volontà e determinazione non mancano, ci saranno altre occasioni”.
Bravo Diego, ti aspettiamo sulle strade del “Laigueglia”.

ANCHE LA INEOS GRENADIERS AL TROFEO LAIGUEGLIA

Il Trofeo Laigueglia da sempre rappresenta uno degli appuntamenti di inizio stagione di maggior richiamo e mai come in questo 2021 consoliderà la propria tradizione.

Il prossimo 3 marzo al via della gara di apertura del calendario italiano ci saranno alcune tra le squadre più in vista del panorama internazionale.

In questi giorni il Comune di Laigueglia, in accordo con il Gruppo Sportivo Emilia a cui è affidata l’organizzazione tecnica della gara di classe 1.Pro, sta completando il campo delle squadre (di sette corridori ciascuna) che si contenderanno la 58^ edizione della classica ligure.

Alle otto formazioni World Teams già annunciate nei giorni scorsi si aggiunge oggi la Ineos Grenadiers.

La formazione britannica è dunque la nona delle dieci squadre World Teams e si aggiunge a quelle annunciate nei giorni scorsi: Movistar Team, Ag2r Citroen Team, Astana Premier Tech, Bahrain – Victorius, Intermarché Wanty Gobert Matériaux, Cofidis Solutions Credits, Groupama Fdj e Trek Segafredo.

Nei prossimi giorni saranno comunicate la decima e ultima squadra World Team oltre alle altre formazioni che completeranno il campo dei partecipanti.

UCI World Teams:

Ineos Grenadiers

Movistar Team

Ag2r Citroen Team

Astana Premier Tech

Bahrain – Victorius

Intermarché Wanty Gobert Materiaux

Cofidis Solutions Credits

Groupama Fdj

Trofeo Laigueglia: Roberto Damiani record di successi alla guida dei suoi ragazzi

Roberto Damiani da Legnano non ha nulla da spartire con il cantautore Paolo Conte da Asti. Molto diversi i lombardi dai piemontesi, ma “Genova per noi” con la sua strofa “Genova per noi che stiamo in fonda alla campagna e abbiamo il sole in piazza rare volte e il resto è pioggia che ci bagna Genova, dicevo, è un’idea come un’altra” ben si addice al direttore sportivo della Cofidis, uno che mastica di ciclismo come pochi.
Intendiamoci la liaison non è con Genova, ma soprattutto con la Riviera di ponente: “Quando da dilettante sono arrivato in ritiro con la U.C. Bustese a Laigueglia mi sembrava di toccare il cielo con un dito”.
Però, andiamo per gradi, torniamo in Lombardia, a Legnano, dove il nostro Roberto nasce il 24 aprile 1959, città che è un tutt’uno con il ciclismo, basti pensare alla mitica fabbrica di biciclette Legnano presente sino dalle prime edizioni del Giro d’Italia. In tanti hanno vestito la maglia verde, da Alfredo Binda a Gino Bartali, poi il Campionissimo, Fausto Coppi, infine altri ciclisti di spessore, a noi piace ricordarne soprattutto due, “gamba secca” il grande Imerio Massignan e lo sfortunato Graziano Battistini.
Con questi presupposti Damiani deve amare il ciclismo, percorre così tutte le categorie dell’epoca: esordienti, allievi, dilettanti di 3^, 2^ e 1^. Sono anni in cui il ciclismo va ancora per la maggiore, ottenere il fatidico tesserino della Fci con la scritta “1^ categoria” mica era facile, bisognava ottenere punti, avere le gambe buone e Damiani ce l’ha. Passista veloce, bravo a cronometro con innata predisposizione per la pista.
Con la maglia della Bustese arriva in ritiro a Laigueglia. La riviera di ponente è ancora l’olimpo per le squadre professionistiche che vogliono iniziare al meglio la stagione, non sono più i mitici anni d’oro di Felice Gimondi, Gianni Motta, Vittorio Adorni, Italo Zilioli, Franco Bitossi, Michele Dancelli e Vito Taccone, ma la Riviera tiene ancora botta, il traffico aumenta, ma il caldo sole di ponente non teme confronti.
Come tutti ci spera, il grande salto, quel tesserino dove la parola Professionista sostituisce 1^ categoria, però non arriva, l’ultima maglia indossata da dilettante, manco a dirlo, è quella della Legnano, nell’84 è già, sempre nella Legnano, dall’altra parte della barricata: direttore sportivo.
“Molti miei corridori erano più giovani di me – racconta – ma avevo capito che il modo per diventare Professionista c’era, io ci mettevo la testa, le gambe erano degli altri”.
Non sono tutte rose e fiori, alterna l’attività di direttore sportivo con quella di assicuratore: “Un lavoro con molta autonomia che permetteva di conciliare le due cose”.Sia ben chiaro “conciliare le due cose” è sinonimo di grandi sacrifici che non tutti sanno affrontare.
I sacrifici sono ripagati nel 1999 quando approda alla Riso Scotti Vinavil e da allora l’avventura continua. Ma ci stiano perdendo, dobbiamo ritornare a Laigueglia ed al suo Trofeo. Da quel fatidico ritiro con la maglia della Bustese sono ormai passati diversi lustri, ed ora sull’ammiraglia può godersi le vittorie di Daniele Nardello (2000), Filippo Pozzato (2003 e 2013). Daniele Pietropolli (2011) e non ha nessuna intenzione di fermarsi.
“Quest’anno saremo alla partenza decisi a fare la corsa, con l’intenzione di vincere – incalza Damiani – anche per rispetto degli organizzatori, non mi è mai piaciuto essere presente solo per fare numero”.
Non c’erano dubbi; la Cofidis, grazie a Damiani, a Laigueglia è di casa, negli ultimi 4 anni è stata presente ben 2 volte in ritiro, pertanto ci tiene a fare bene.

Si tratta solo di capire chi saranno i convocati, dopo il ritiro in Spagna, concluso la settima scorsa, il calendario prevede le prime corse in Spagna, sulla Costa Azzurra. Poi eccoci a Laigueglia dove Damiani può affermare: “A Laigueglia mi sento come a casa”. 


Trofeo Laigueglia: Roberto Damiani, record of successes driving his boy

Roberto Damiani from Legnano has nothing to do with the singer-songwriter Paolo Conte from Asti. The Lombards are very different from the Piedmontese, but “Genoa for us” with its verse “Genoa for us who are in the depths of the countryside and have the sun in the square rare times and the rest is rain that bathes us Genoa, I said, is a idea like any other “is well suited to the Cofidis sports director, one who knows about cycling.

Mind you the liaison is not with Genoa, but above all with the Ligurian west coast: “When as an amateur I arrived in retreat with the U.C. Bustese in Laigueglia I felt like I was touching the sky with a finger”.

But, let’s go step by step, let’s go back to Lombardy, to Legnano, where our Roberto was born on 24 April 1959, a city that is one with cycling, just think of the legendary Legnano bicycle factory present since the first editions of the Giro d ‘Italy. Many have worn the green jersey, from Alfredo Binda to Gino Bartali, then the Champion, Fausto Coppi, finally other thick cyclists, we like to remember two of them above all, “gamba secca” the great Imerio Massignan and the unlucky Graziano Battistini.

With these assumptions Damiani must love cycling, he thus traveled through all the categories of the time: beginners, “allievi”, amateurs of 3rd, 2nd and 1st. These are years in which cycling is still the most popular, getting the fateful FCI card with the words “1st category” wasn’t easy, you had to get points, have good legs and Damiani has it.

Fast walker, good at time trials with an innate predisposition for the track.

With the Bustese shirt he arrives in training camp in Laigueglia. The “Riviera di Ponente” is still the Olympus for professional teams who want to start the season in the best possible way, they are no longer the mythical golden years of Felice Gimondi, Gianni Motta, Vittorio Adorni, Italo Zilioli, Franco Bitossi, Michele Dancelli and Vito Taccone, but the Riviera still holds its own, the traffic increases, but the warm west sun is unmatched.

As everyone hopes, the big leap, that card where the word Professional replaces 1st category, but it does not arrive, the last jersey worn as an amateur, needless to say, is that of Legnano, in 1984 it is already, always in Legnano , on the other side of the fence: sports director.

“Many of my riders were younger than me – he says – but I understood that there was a way to become a Professional, I put my head in it, the legs belonged to others”.

They are not all roses and flowers, he alternates the activity of sports director with that of insurer: “A job with a lot of autonomy that allowed to reconcile the two”. Let us be clear “reconciling the two” is synonymous with great sacrifices that not everyone knows how to face.

The sacrifices paid off in 1999 when he arrived at Riso Scotti Vinavil and since then the adventure has continued. But they are losing us, we must go back to Laigueglia and his Trophy. Several decades have now passed since that fateful retirement with the Bustese shirt, and now he can enjoy the victories of Daniele Nardello (2000), Filippo Pozzato (2003 and 2013) on the flagship. Daniele Pietropolli (2011) and has no intention of stopping.

“This year we will be at the start determined to make the race, with the intention of winning also out of respect for the organizers, I have never liked to be there just to make up the numbers”.

There was no doubt; Cofidis, thanks to Damiani, is at home in Laigueglia, in the last 4 years it has been present 2 times in retreat, so it is keen to do well.

It is only a matter of understanding who will be called up, after the retirement in Spain, concluded the last seventh, the calendar includes the first races in Spain, on the Côte d’Azur.

Then here we are in Laigueglia where Damiani can say: “I feel at home in Laigueglia”

Incontriamo i vincitori del Trofeo Laigueglia: Fabio Felline il bis a Laigueglia sarebbe magnifico

Fabio Felline si appresta a iniziare la 12^ stagione tra i professionisti, per il secondo anno consecutivo vestirà la maglia della Astana. Una lunga carriera per questo ragazzo di Torino che ha esordito nell’olimpo del ciclismo nel 2010 con la maglia del team spagnolo Footon – Servetto. 

“A volermi in squadra era stato il direttore sportivo Mauro Giannetti – racconta Felline – credeva in me, cosi la grande avventura è iniziata in Spagna, dove ho corso anche nel 2011 con la Geox-TMC, per poi fare ritorno in Italia con la Androni Giocattoli”.

Guarda caso, la 12^ stagione inizia proprio dalla Spagna, in questi giorni, infatti, insieme ai compagni di squadra si trova nell’isola di Tenerife, nell’arcipelago delle Canarie, per un ritiro in altura.

“Sempre in Spagna avrei dovuto partecipare alle prime gare di febbraio – prosegue Felline – però, a seguito della pandemia, il calendario ha subito variazioni, sarò alla partenza del Tour du Hout-Var

per poi salire in Belgio, il rientro in Italia dovrebbe essere con il Trofeo Laigueglia e le Strade Bianche”.

Certo, i direttori sportivi devono far correre tutti gli atleti a loro disposizione, ma Felline spera di essere il 3 marzo nella riviera di ponente per cercare il bis, la condizione, visto il ritiro in altura e le prime corse in Francia e Belgio, dovrebbe essere quella giusta per centrare l’obiettivo.

Per un ciclista tutte le vittorie sono belle, in modo particolare il “Laigueglia”, conquistato nel 2017 arrivando da solo sul traguardo di via Roma a braccia alzate, ma nel suo cuore resta anche l’imperiosa volata di Vitoria in Spagna, nella 2^ tappa del Giro dei Paesi Baschi, lasciando alle spalle gente del calibro di Matthews, Gallopin, Kwiatkowski e Gilbert.

Ma torniamo a parlare del Trofeo Laigueglia: “Era la prima corsa della stagione che disputavo con la maglia della nazionale di Davide Cassani  in quanto la mia squadra, la Trek-Segafredro, aveva deciso di non partecipare. All’inizio della salita di Colla Micheri ho deciso di tentare l’attacco, è andata bene, sono giunto all’arrivo con 25′ di vantaggio sui primi inseguitori.

Ripetere quel successo sarebbe il modo migliore per partire con il botto e gettare le basi per una bella annata, nell’attesa, nel 2022, di fare tredici.

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Fabio Felline is preparing to start the 12th season among professionals, for the second consecutive year he will wear the Astana shirt. A long career for this boy from Turin who made his debut in the Olympus of cycling in 2010 with the jersey of the Spanish team Footon – Servetto.

“It was the sporting director Mauro Giannetti who wanted me in the team – says Felline – he believed in me, so the great adventure began in Spain, where I also raced in 2011 with Geox-TMC, before returning to Italy with Androni Giocattoli “.

As it happens, the 12th season starts right from Spain, in fact, these days, together with his teammates he is on the island of Tenerife, in the Canary archipelago, for a retreat in the high ground.

“Also in Spain I should have participated in the first races in February – continues Felline – but, following the pandemic, the calendar has changed, I will be at the start of the Tour du Hout-Var, and then go up to Belgium, the return to Italy should being with the Trofeo Laigueglia and the Strade Bianche “.

Of course, the sporting directors must run all the athletes at their disposal, but Felline hopes to be on March 3 in the western riviera to look for an encore, the condition, given the retirement at high altitude and the first races in France and Belgium, he should be the right one to hit the target.

For a cyclist, all the victories are beautiful, especially the “Laigueglia”, conquered in 2017 arriving alone at the finish line in via Roma with arms raised, but in his heart there is also the imperious sprint of Vitoria in Spain, in the 2nd stage of the Tour of the Basque Country, leaving behind people of the caliber of Matthews, Gallopin, Kwiatkowski and Gilbert.

But let’s go back to talking about the Trofeo Laigueglia: “It was the first race of the season that I played with Davide Cassani’s national team as my team, Trek-Segafredro, had decided not to participate. At the beginning of the Colla Micheri climb I decided to try the attack, it went well, I arrived at the finish with a 25 seconds advantage over the first rivals.

Repeating that success would be the best way to start off with a bang and lay the foundations for a good year, while waiting for thirteen in 2022.