L’intervento del plurivittorioso Filippo Pozzato


Filippo Pozzato

Poco più di 20 giorni all’appuntamento che vedrà convergere il grande ciclismo sulla Baia del Sole, nella Riviera di Ponente. Sarà certamente un’edizione all’altezza della tradizione, quella che contrassegna con il numero 52, il Trofeo Laigueglia del prossimo 19 febbraio.
Un cast di partenti che, stando alle prime indiscrezioni, dovrebbe essere composto da 20 formazioni, suddivise in 5 “Pro Teams”, 10 “Professional” e 5 “Continental”.
Definita anche la sede e il giorno della cerimonia di presentazione della gara che sarà giovedì 12 febbraio alle ore 11:00 a Genova presso il Palazzo della Regione in Piazza De Ferrari, n. 1. La location sarà proprio all’interno della struttura, nella Sala Auditorium al quinto piano.
Chi non sarà della partita quest’anno, è proprio il corridore plurivittoriso della classica ligure: Filippo Pozzato. Il vicentino di Sandrigo, che vanta i successi nelle edizioni 2003, 2004 e 2013, attualmente in forza al team Lampre-Merida, si è gentilmente concesso a un’intervista nella quale confessa il suo attaccamento verso il Trofeo Laigueglia, una corsa che gli ha regalato tante belle soddisfazioni:
Qual è Filippo, il tuo rapporto con il Trofeo Laigueglia? Una gara dove risulti essere il corridore plurivittorioso con i tuoi 3 successi, che ti ha fatto conoscere giovanissimo, talento emergente tra i professionisti.
«E’ ovviamente un rapporto speciale: avevo 21 anni e ho alzato le braccia sul traguardo della corsa. Laigueglia è uno di quei posti con i quali instauri un rapporto speciale, nel quale senti di essere sempre a casa. Sta anche in questo la ricetta per essere riuscito a ripetermi altre due volte nella corsa. Il percorso si adatta bene alle mie caratteristiche; ho sempre saputo leggere bene la corsa e ho potuto contare su una condizione buona, arrivando a cogliere il tris di vittorie».
Che effetto Ti fa da plurivittoriso, vedere il tuo nome inserito in un albo d’oro prestigioso come quello del Trofeo Laigueglia?
«E’ un grande onore e mi piace pensare che i tre successi sono giunti in un ampio lasso di tempo, così posso pregiarmi di aver preceduto corridori appartenenti a differenti momenti del ciclismo. Avrei anche potuto vincere qualche edizione in più, ho sfiorato il successo più volte, ma ovviamente non mi lamento: tre è già un gran bel bottino».
Un analisi sul percorso.
«Se non sbaglio, il percorso definitivo dell’edizione 2015 non è ancora stato ufficializzato nella sua interezza, ma quello che è certo è che sarà come sempre un tracciato in grado di premiare il corridore cha sa unire una grande condizione a un’enorme grinta. Per arrivare a giocarsi le carte vincenti nel finale della corsa, bisogna saper tenere duro nella prima parte di gara e avere una squadra che sappia gestire bene la corsa: salite come il Balestrino, il Paravenna e il Testico rischiano di rimanere nelle gambe e farsi sentire nel finale, togliendo lucidità. Gli ultimi chilometri vanno interpretate bene, senza farsi prendere dalla frenesia ma mantenendo una grande freddezza: se si è consci di stare bene e di avere una bella condizione, bisogna saper attendere il momento giusto per la zampata vincente».
Pensi di correre l’edizione 2015 e nel con quali aspirazioni?
«Il calendario del ciclismo mondiale al giorno d’oggi è molto complesso, le possibilità per correre e per preparare gli appuntamenti principali della stagione sono varie. Dico questo per spiegare come i ciclisti si trovino a correre in giro per il mondo già nei primi mesi dell’anno, mentre prima l’annata iniziava in Italia, con il Laigueglia come perla d’avvio. Quest’anno non sarò alla partenza del Trofeo Laigueglia, perché impegnato al Tour de Oman. Mi spiace ovviamente non poter provare a centrare il poker nella corsa ligure, però il Tour de Oman, unito al Tour de Qatar, rappresenta un’occasione per mettere nelle gambe giù un buon numero di giorni di corsa. Sicuramente il Team LAMPRE-MERIDA saprà essere protagonista anche quest’anno, dopo che l’anno scorso vinse Serpa e dopo il mio successo nel 2013. Comunque, mi informerò subito sul risultato della gara, anche dall’Oman!»
Filippo Pozzato su Trofeo Laigueglia Story: http://trofeolaiguegliastory.jimdo.com/2004-2014/2013-pozzato/

L’Amministrazione Comunale di Laigueglia che vanta la titolarità dell’evento – al quale è giusto ricordare, è stata affidata la cura tecnica al GS Emilia di Patron Adriano Amici -, vuole ricordare l’importante appello della famiglia di Marisa Comessatti, laiguegliese, ad un anno dalla scomparsa. Un appello di speranza che, dopo dodici mesi di ipotesi e ricerche, si possa finalmente far luce su questo caso irrisolto e dare così pace alla famiglia di Marisa.
Sottolineiamo le informazioni importanti: Marisa Comessatti è alta 1,50 ha i capelli biondi, gli occhi verdi e porta gli occhiali da vista; l’ultimo avvistamento risale al 21 febbraio 2014 presso il supermercato “Punto Sma” di San Bartolomeo a Mare. Un ultima rilevazione, da cella telefonica, nella zona di Riva Faraldi, nell’entroterra di San Bartolomeo.

Marisa Comessatti

Trofeo Laigueglia: l’analisi di Michele Bartoli

Michele Bartoli

Michele Bartoli

Dopo Mirko Celestino, anche Michele Bartoli, il grande cacciatore di classiche tra gli anni ’90 e l’inizio secolo, ha raccontato il suo rapporto con il Trofeo Laigueglia. Una corsa che riuscì a fare sua nell’edizione 1997, quando si impose allo sprint davanti ai compagni di fuga Frattini, Casagrande, Zberg, Della Santa, Massi e Celestino (quest’ultimo giunto staccato di 6”, ripreso a meno di un chilometro dal traguardo). Il gruppo degli inseguitori fece segnare un ritardo di 2’49”. http://trofeolaiguegliastory.jimdo.com/1994-2003/1997-bartoli/
«I ricordi per questa corsa mi riportano all’infanzia – racconta Bartoli -. La mia era una famiglia appassionatissima di ciclismo e il Trofeo Laigueglia, essendo la classica di apertura del calendario italiano, rappresentava un appuntamento imperdibile, accompagnato sempre da una lunghissima attesa». «Quando poi ti trovi ad affrontarla da professionista – continua nel suo racconto il vincitore di due Liegi e di due Lombardia -, è chiaro che la vuoi vincere in tutti modi. A me capitò nell’edizione 1997».
«Una corsa caratterizzata da paesaggi suggestivi, con il mare che ti cammina sempre a fianco; quando alla tua destra, quando a sinistra. Se, come spesso succede, ci si imbatte in una giornata primaverile, frequente a metà febbraio sulla Riviera di Ponente, lo spettacolo va al di là della sfida agonistica».
Bartoli concede anche un’analisi tecnica di questa corsa, che il prossimo giovedì 19 febbraio festeggerà l’edizione numero 52: «Quello del Laigueglia, oltre che spettacolare, è un percorso molto impegnativo che però alla fine, non è mai troppo selettivo. Forse perchè si tratta del primo grande appuntamento in Italia. I corridori non conoscono a fondo la loro effettiva condizione e neppure quella degli avversari. Forse ci può stare anche un eccesso di tatticismo. Il percorso però è davvero molto valido, tecnico e impegnativo; dove anche le discese sono molto esigenti e ti impongono di saper guidar bene la bici. Si recupera male lo sforzo della salita, perchè subito dopo ti trovi a che fare con discese dove all’uscita dei tornanti sei sempre costretto a rilanciare. Non c’è mai una pausa. Un percorso che comunque a me piaceva tanto; veramente. D’inverno mi allenavo sempre come un matto e a inizio stagione potevo contare su una condizione eccellente. Proprio per questo, mettevo sempre nel mirino questa gara».
Una gara che il 19 febbraio seguirà sull’ammiraglia della Lampre-Merida. Esperienza analoga a quella vissuta nelle ultime due edizioni. «Sarò sicuramente sulla Riviera delle Palme – confessa l’ex fuoriclasse toscano -. Negli ultimi due anni il Trofeo Laigueglia ha sempre sorriso ai colori del nostro team (Bartoli svolge il ruolo di consulente esterno della formazione blu-fucsia) con le vittorie di Pozzato e di Serpa. Speriamo magari di ottenere un bel tris».
Nel frattempo, l’Amministrazione Comunale di Laigueglia, confrontandosi con lo staff organizzativo del GS Emilia, sta effettuando gli ultimi sopralluoghi; ponendo le opportune valutazioni sui punti più critici di quello che dovrebbe essere il tracciato della corsa. Confidando di annunciare già entro la settimana corrente, quello che sarà il percorso definitivo.

Trofeo Laigueglia, amarcord di Mirko Celestino vincitore 2001

Mirko Celestino - 2001

Mirko Celestino – vincitore 2001

In attesa che venga definito il percorso ufficiale della 52a edizione del Trofeo Laigueglia, dopo che sarà valutata definitivamente la possibilità che siano rimossi alcuni punti critici dell’itinerario previsto per l’appuntamento del prossimo giovedì 19 febbraio, è sempre piacevole tuffarsi nei dolci amarcord di una corsa che nel tempo è sempre stata capace di regalare grandi emozioni e nomi di prestigio che si sono alternati ad arricchire un albo d’oro di grandissimo spessore.
Un albo d’oro che vede segnato nell’edizione 2001, il nome di Mirko Celestino. Il corridore di Andora (località a pochissimi chilometri da Laigueglia) ricorda ancora con soddisfazione quella vittoria maturata in uno sprint a sei, che lo vide imporsi davanti a Nardello, Rebellin, Petito, Merckx e Lunghi (cronoca, resoconto ed immagini fruibili su http://trofeolaiguegliastory.jimdo.com/1994-2003/2001-celestino/)
«Una delle mie più belle soddisfazioni sportive. Una vittoria ottenuta sulle strade di casa, in una corsa che insieme alla Sanremo ho sempre portato nel cuore. Già da piccolo mio padre mi portava sempre ad assistere al Trofeo Laigueglia ed io, che ho incominciato molto presto a fare agonismo in bici, già all’eta di 6 anni, ho sempre sognato di correre questa gara. Vincerla poi, è stata sicuramente una gioia immensa».
Celestino, oggi attivo biker che può vantare un palmares di assoluto prestigio maturato tra i professionisti, spiega le evoluzioni tecniche di questa corsa che negli anni ha visto mutare il percorso, mantenedo comunque sempre intatto il fascino dell’arrivo sulla Via Aurelia: «Se quando correvo io, questa gara poteva definirsi adatta a corridori completi, ai cosiddetti passisti scalatori, forse negli ultimi anni ha privilegiato gli atleti veloci. Le vittorie di Pozzato possono essere la conferma di tale teoria. Forse con l’inserimento dell’asperità del Testico, in considerazione non solo del tratto in salita, ma anche e soprattutto della discesa molto tecnicaed impegnativa, il finale potrebbe ispirare i discesisti (insieme a Savoldelli, Celestino è stato uno dei grandissimi in questa specialità). Un finale che potrebbe prestarsi a interessanti colpi di mano in grado di regalare tanto bell’agonismo che, diciamo la verità, a Laigueglia non è mai mancato».
Appuntamento dunque al 19 febbraio anche per Mirko Celestino che ha già confermato la sua presenza sulle strade della classica ligure: «In un modo o nell’altro, sia pure da ex corridore, non sono mai mancato all’appuntamento con il Trofeo Laigueglia. Sempre presente sia alla partenza che all’arrivo, andando magari con la bici a gustarmi i passaggi più suggestivi della corsa. Anche quest’anno non potrò mancare».    

Trofeo Laigueglia: si scaldano i motori

52 anni con lo spirito eternamente giovane, a fronte di un prestigio e di un albo d’oro di assoluto spessore dove tantissimi tra i grandi del ciclismo, hanno lasciato il loro nome. Con l’appuntamento del prossimo giovedì 19 febbraio, il Trofeo Laigueglia si appresta anche quest’anno a rilanciare la grande sfida di ciclismo sulle strade della Riviera di Ponente. Lo farà, nell’edizione 2015, proponendosi come gara inserita nel calendario UCI, quale prova Hors Categorie. Un ambizioso riconoscimento che premia la classica ligure che, confermando la tradizione, farà da apripista alle grandi gare in linea della primavera; prima tra tutte, la Milano-Sanremo. La “classicissima dei fiori”, la cui sfida vedrà attraversate molte delle strade toccate dal Trofeo Laigueglia; quelle strade leggendarie consegnate alla storia e all’epopea del grande ciclismo.
Secondo le previsioni, così come è avvenuto nelle ultime edizioni, sarà ancora il Testico il punto nevralgico che deciderà molto probabilmente la gara. La salita simbolo del Trofeo Laigueglia, preposta a dover svolgere il ruolo di giudice supremo della corsa.
Una corsa che per il secondo anno consecutivo si avvarrà della consulenza tecnica del GS Emilia di Adriano Amici, società alla quale sarà affidata la cura organizzativa dell’evento. Una sinergia uscita rinforzata dopo l’ottima esperienza maturata lo scorso anno.
Mentre è ancora in corso l’allestimento della startlist che va annunciandosi di assoluto interesse, è ormai da giorni molto attiva e frequentata la pagina facebook “Trofeo Lagueglia Story” (https://www.facebook.com/pages/Trofeo-Laigueglia-story/1427642927508444?fref=ts) gestita da un gruppo di appassionati che fa capo all’intraprendente e documentatissimo Roberto Schiavon. Un’occasione per rituffarsi in dolci amarcord. Un piacevole flashback attraverso foto e ampie documentazioni sulla classica della Riviera delle Palme.

Proroga scadenza bando sponsorizzazione Trofeo Laigueglia 2015: termine ultimo 13 gennaio

In occasione del ricorrere della 52^ edizione del Trofeo Laigueglia prevista per il giorno 19/02/2015, il Comune di Laigueglia ha reso pubblico un avviso per la ricerca di soggetti interessati a sponsorizzare la prestigiosa competizione ciclistica di apertura del calendario Europe Tour, categoria 1. H.C.
Il nome/marchio dello sponsor figurerà sulla documentazione ufficiale della corsa e su tutte le iniziative tecnico organizzative e promozionali che il Comune porrà in essere per l’organizzazione dell’evento, ogni qual volta comparirà il nome del Trofeo.
Gli interessati potranno reperire informazioni sul sito internet del Comune di Laigueglia all’indirizzo www.comunelaigueglia.net nella sezione dell’Albo Pretorio on-line. Il termine ultimo per presentare le offerte è stato fissato entro le ore 13,00 del giorno 13/01/2015 secondo le modalità specificate nell’avviso pubblico.